Come curare un colpo di frusta

Cos’è il colpo di frusta

Colpo di frustaIl colpo di frusta interessa il rachide cervicale, quindi le vertebre che stanno alla base del collo.
Avviene a seguito di incidenti stradali, soprattutto tamponamenti, dove l’impatto e la decelerazione improvvisa provocano una contrattura e un trauma sia ai muscoli che alle ossa interessate, estendendo i fastidi anche in relazione all’equilibrio, alla vista e all’udito.
Qualsiasi sia la gravità del colpo di frusta, va curato con la fisioterapia e interventi mirati in modo da non prolungare spiacevoli fastidi per mesi o anche per anni.
Il dolore dopo il colpo di frusta solitamente non si avverte subito, ma a distanza di circa 24 ore, ed ecco per quale motivo non ci si reca al pronto soccorso o dal medico nell’imminenza del trauma.
Al risveglio di solito si sente al minimo movimento un dolore lancinante e, se ci si riesce al alzare, si hanno problemi di equilibrio e talvolta appannamento della vista. Il paziente ovviamente si spaventa molto ed è quindi necessario chiedere l’intervento di un fisioterapista a domicilio.

Come intervenire

Dopo una radiografia e la somministrazione di antidolorifici, miorilassanti per alleviare la contrattura e gli spasmi e anche una possibile iniezione di anestetico localizzata per ridurre il fastidio, bisogna agire con la riabilitazione.
La prima cosa da fare è applicare del calore nella zona del collo e di solito lo si fa con dei collari riscaldati rigidi o in spugna o con una classica borsa dell’acqua calda.
Con la fisioterapia  si mettono in atto le manipolazioni a livello muscolare e vertebrale che servono per lo scioglimento dei nervi e per ridurre la rigidità muscolare.

Massoterapia

La massoterapia è una delle metodologie per risolvere il colpo di frusta e comprende massaggi mirati.
L’uso di strumentazioni mediche è di esclusivo utilizzo di professionisti del settore e sono estremamente utili per stimolare le strutture ossee interessate e quelle muscolari nel tornare di nuovo sane.
Tra le terapie che il fisioterapista  mette in atto ci sono quella laser, a ultrasuoni, e la Tecar terapia, tutte mirate a ridurre lo stato di infiammazione localizzato.
Nei pazienti che riescono a sopportare il dolore conseguente al colpo di frusta, si possono anche eseguire i cosiddetti “esercizi Mckenzie” utili per ridurre l’indolenzimento del collo e del rachide cervicale.
In conseguenza della riparazione di queste strutture interessate dal colpo di frusta, si nota un miglioramento in relazione al formicolio di braccia e mani, delle vertigini in modo da riacquistare l’equilibrio e anche del dolore che si irradia talvolta alla schiena e alle spalle.
Per quanto riguarda gli altri sintomi del colpo della frusta, come la diminuzione dell’udito (chiamata in gergo medico ipoacusia), i capogiri e il fatto di sentire gli arti inferiori o superiori intorpiditi, questi scompaio a distanza di circa 30 giorni dall’evento traumatico e a patto di seguire un’ attenta fisioterapia domiciliare.
Il collare rigido che di solito viene prescritto dal medico ortopedico deve essere tenuto almeno 3 ore al giorno, ma non per periodi troppo prolungati in quanto provoca rigidità della colonna vertebrale e anche un calo della forza nei muscoli. Il collo, infatti, dopo pochi giorni deve riabituarsi a sostenere il capo e non a “delegare” questo compito al collare, a causa del quale il recupero subirebbe dei ritardi.
Il collare però può essere utile durante la notte, se non si riesce a dormire per il dolore, ma per non più di 3 giorni.
Una volta che si sono manifestati i primi miglioramenti, il fisioterapista  potrà proseguire con lo stretching, aiutando il paziente nei corretti esercizi da eseguire per ripristinare i movimenti classici del collo, ma senza che questo avverta dolore o “scosse”.
Lo stretching consiste in movimenti in avanti, indietro, ai lati e in generale per tutte quelle flessioni che si eseguono con il collo.
Questi esercizi vanno sempre eseguiti dopo aver applicato sulla parte interessata una fonte di calore, perché i muscoli in tal modo si rilassano e diventano trattabili facendo avvertire meno dolore al paziente.
La fisioterapia, in studio o domiciliare a seconda dei casi, diventa quindi risolutiva per un trauma che altrimenti sarebbe invalidante.