Il cibo è innanzitutto educazione, perché permette sin dalla più tenera infanzia di sviluppare un gusto personale, imparare a separare il soddisfacimento immediato dalla necessità, gestire le energie e imparare a evitare gli alimenti spazzatura.
Se non si comincia da subito a dare un imprinting, in alcuni casi può diventare impossibile modificare certe abitudini, che poi con gli anni portano conseguenze spesso terribili come l’obesità, le dipendenze da zucchero e altro.
La frutta secca è un alimento perfetto anche per i bambini, soprattutto perché è buono, piacevole sotto i denti e al palato.
Perché introdurre la frutta secca nella dieta di più piccoli
Sotto il nome di frutta secca rientrano tantissimi alimenti vegetali disidratati, come fichi, prugne, uva e datteri, oppure noci, mandorle pistacchi, arachidi e tantissimi altri, tutti da scoprire.
È importante è che la lavorazione e la filiera rispettino regole molto stringenti, possibilmente seguendo processi naturali di essiccazione, che si rifanno alla tradizione, ma che mettono anche in campo alta tecnologia e competenze dei nutrizionisti.
Può essere introdotta già a partire dal settimo mese, durante lo svezzamento, esattamente come la frutta fresca, perché ha un apporto di nutrienti molto importante, permette un metabolismo rapida dei grassi insaturi e offre proteine, vitamine, omega-3 e fibre.
Usare la frutta secca significa fornire ai bambini tutto il materiale necessario per uno sviluppo corretto e per imparare a gestire bene la masticazione, soprattutto quando progressivamente si passa da quella più morbida come l’uva passa ai semi più duri, che ovviamente devono essere spezzettati e selezionati in base al grado di dentizione.
Masticare frutta secca, fra l’altro, favorisce lo sviluppo dell’apparato mandibolare e dei dentini. Da non sottovalutare il fatto che un bambino che ha ricevuto un imprinting masticatorio importante, crescendo tenderà a ricercare alimenti con una consistenza ottimale, evitando quindi quelli troppo lavorati, che spesso si associano ad una dieta non equilibrata.
Quali sono le funzioni della frutta secca per i bambini
Durante lo svezzamento gli acidi grassi di alta qualità favoriscono lo sviluppo del sistema nervoso, in particolare per quanto riguarda le noci, oltre che di quello immunitario. Gettano le basi per un cuore sano e di tutto l’apparato vascolare, favorendo il consolidamento dei vasi sanguigni.
Il buon livello calorico della frutta essiccata, inoltre, consente di fornire tutte le energie necessarie per il rapido consumo che nei bambini piccoli, sempre pronti a muoversi e a giocare. I datteri sono perfetti come spuntino, perché è calmano il senso della fame e saturano i recettori del dolce, rendendo meno piacevoli le merendine industriali.
I pinoli sono un’importante fonte di ferro. Per il potassio e il magnesio, invece, è bene scegliere le albicocche secche come integratori in estate e in inverno, anche con la bella stagione è sempre meglio sceglierle fresche. L’uvetta invece è ottima come diuretico e per aiutare nel caso di costipazione, oltre a essere davvero deliziosa e amatissima dai più piccini.
Non si può poi trascurare l’importanza delle mandorle per la salute degli occhi, e quella dei fichi secchi, in inverno in particolare, quando ci sono catarri e problemi respiratori, visto che possono essere ammorbiditi nel latte caldi e utilizzati anche come dolcificante.
Come dare la frutta secca ai piccini
La frutta secca può essere data ai bambini in tantissime maniere, direttamente sbucciata da sgranocchiare, all’interno di dolci, biscotti e come snack, anche a scuola, soprattutto quando cominciano a essere più grandicelli.
Con un po’ di pazienza può essere trasformata direttamente in barrette energetiche fatte in casa, che sono molto semplici da preparare al forno a bassa temperatura, magari con un po’ di miele come collante.