Prevenire le allergie attraverso l’allattamento

Allattamento al senoL’allattamento al seno è un momento molto importante per sedimentare il rapporto tra una madre ed il suo bambino. Il contatto che si viene a creare durante questa attività è fondamentale affinché il piccolo riesca a sviluppare un attaccamento sicuro ed un equilibrio psicofisico ottimale. I vantaggi che l’allattamento al seno riesce a garantire, però, non sono unicamente di natura relazionale. Il latte materno è in grado di apportare numerosi benefici al bambino in termini di salute immediata e futura. È l’alimento ideale per i primi mesi di vita di una persona: questo secreto della ghiandola mammaria, infatti, contiene tutti i nutrienti di cui il lattante ha bisogno durante la primissima infanzia. Proteine, carboidrati e grassi sono presenti nella quantità adeguata a garantire uno sviluppo organico ottimale. Anche l’apporto vitaminico donato dal latte materno è sufficiente a garantire la salute del bambino: fa eccezione la vitamina D per la quale è raccomandata la supplementazione. Né il latte in formula né tanto meno il latte vaccino riescono a riprodurre questa peculiare composizione chimica: basti pensare che il nutrimento prodotto dalla madre cambia in relazione all’età del piccolo, all’ora della giornata e persino alla fase della stessa poppata.

I benefici del latte materno

Molti i benefici che il latte materno riesce ad regalare ai bambini che vengono nutriti al seno. Questo è reso particolarmente evidente nei paesi in via di sviluppo: si stima che, nelle realtà che presentano un tasso di mortalità infantile elevato, potrebbero essere evitati circa 1.4 milioni di decessi annuali se venisse aumentato il numero di neonati nutriti in modo tradizionale. Le grandi qualità dell’allattamento materno, però, sono percepibili anche nei paesi maggiormente industrializzati: molte sono le malattie che possono essere prevenute grazie all’assunzione esclusiva di questo alimento. È conclamato come il latte prodotto dalla madre riesca a proteggere il bambino da molte infiammazioni ed infezioni che possono colpire i piccoli durante l’infanzia. In questo alimento sono presenti, infatti, oligosaccaridi: queste sostanze riescono a scongiurare tanto le fastidiose flogosi del tratto gastrointestinale quanto le diffusissime otiti medie acute. Inoltre rivestono un ruolo fondamentale nella maturazione delle strutture nervose. Recenti studi hanno dimostrato come gli adulti che da piccoli sono stati allattati la seno abbiano livelli di colesterolo sensibilmente più bassi rispetto a chi è stato nutrito nei primi mesi di vita con il latte in formula. Anche la condizione pressoria di questi soggetti risulta essere sensibilmente migliore. Inoltre il latte materno contiene lattoferrina: questa proteina globulare è in grado di contrastare le temibili infezioni da Escherichia coli, batterio Gram-negativo che può annidarsi nell’intestino umano. Infine sembra che alimentare un neonato esclusivamente con latte materno nei primi mesi di vita possa rendere meno probabile che, nel tempo, si ammali di obesità infantile, di diabete mellito, di asma e di celiachia. Si stima che il bambino allattato al seno abbia persino il 36% di possibilità in meno di incorrere nella tragica SIDS (sindrome da morte improvvisa del lattante).

È risaputo, però, come i principali effetti benefici dell’allattamento al seno siano quelli che vanno a coinvolgere il sistema immunitario. I meccanismi, in parte, sono ancora sconosciuti alla comunità scientifica: sembra che la madre riesca a passare al proprio piccolo i suoi anticorpi maturi. Già nel colostro (il prodotto che la puerpera produce nei primi cinque giorni dopo il parto) viene riscontrata la presenza di Immunoglobuline, potenti anticorpi contro virus e batteri. In questo modo il neonato, le cui difese al momento della venuta al mondo sono ancora immature, riesce a potenziare le proprie capacità di reazione di fronte alla presenza di agenti potenzialmente nocivi. Il latte materno è specie-specifico (a differenza di quello vaccino, per esempio): in quanto tale è privo di agenti allergizzanti. Le uniche proteine di diversa natura con cui il lattante può venire in contatto sono quelle assunte dalla madre attraverso la dieta. Inoltre, il secreto della ghiandola mammaria è ricco di fattori che sono correlati proprio alle difese immunitarie: lysozima, lattoferrina, citochine e IgA secretorie sono tutti elementi figuranti che hanno un effetto profondamente benefico sul sistema immunitario del bambino. È sempre meglio inserire nella dieta del neonato alimenti diversi dal latte materno non prima del quinto mese di vita: in questo periodo il piccolo ha già sviluppato tanto le difese dell’organismo quanto un efficiente sistema gastrointestinale. Questa maturità funzionale gli consente di non essere preda di allergie precoci.

Gli straordinari effetti del latte materno non sono riscontrabili, però, soltanto nel periodo in cui il bambino viene nutrito con esso. Numerosi studi hanno messo in relazione l’allattamento al seno con una minore probabilità di venire colpiti da patologie a carico del sistema immunitario durante l’intero arco della vita della persona. Innanzitutto, allergie alimentari e generiche tendono ad essere meno frequenti in questi soggetti: sembra che il latte materno, grazie alla presenza delle Immunoglobuline A, anche a molti anni dalla svezzamento riesca ad evitare la presenza di queste fastidiose reazioni sempre più diffuse nella popolazione. Questa la ragione per cui l’allattamento esclusivo al seno viene considerato uno dei migliori strumenti per la prevenzione dello sviluppo delle allergie. Non è tutto: recenti studi hanno dimostrato come le proprietà di questo prezioso secreto abbiano il potere di riequilibrare il sistema immunitario in termini generali. I bambini che sono stati nutriti in questo modo hanno minori possibilità di sviluppare nel corso della loro vita patologie autoimmuni, specialmente a carico di ossa, articolazioni ed apparato gastrointestinale. Artrite reumatoide, Lupus eritematoso sistemico, Morbo di Crohn e Colite ulcerosa sembrano colpire in misura minore i soggetti che si sono potuti avvalere di questo alimento meraviglioso durante i primi mesi della loro vita.

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